In Italia ci sono oltre 120 mila psicologi. Sono tanti i colleghi consapevoli del proprio valore, che però credono fermamente che questo possa essere riconosciuto come tale in modo automatico, solo per il fatto che esiste.
Purtroppo questo non è così. Non solo per l’elevata concorrenza appunto, ma anche perché oggigiorno il mondo digitale moltiplica le opportunità ma anche le difficoltà di essere visibili e farsi trovare da nuovi clienti.
Alla luce di queste considerazioni, è indispensabile trovare una valida soluzione per differenziarsi dagli altri e il consiglio è di ricorrere a un piano di comunicazione mirato ed efficace.
Il personal branding per psicologi si propone proprio questo obiettivo: aiutare le persone che hanno bisogno di uno psicologo e delle sue competenze a riconoscerne il valore, attraverso una strategia finalizzata proprio a farsi trovare tra decine di altri professionisti.
Creare il proprio personal brand quindi non è una semplice opzione da prendere in considerazione, bensì una vera e propria necessità, al giorno d’oggi.
A parità di competenze e servizi offerti, il potenziale cliente si rivolgerà a colui che è in grado di trasmettere un’emozione legata a quell’offerta. Il brand è proprio questo, in sintesi: racchiude prestigio, affidabilità, reputazione, interesse. E soprattutto una promessa di valore, che il cliente si aspetta di ricevere e che lo psicologo si impegna a dare e comunicare in maniera coerente e chiara.
Il personal branding quindi va a lavorare sui tratti distintivi e unici che meglio caratterizzano quel professionista. In parole semplici e chiare, si può affermare che il personal branding racchiude in sé: l’immagine sincera e autentica (non narcisistica) del professionista l’elemento che lo differenzia dagli altri colleghi ciò che aiuta i clienti a prendere la decisione di sceglierlo, fondandosi sulla qualità
Per quali psicologi è importante il personal branding?
Il personal branding gioca un ruolo fondamentale innanzitutto se si è alle prime armi, accingendosi ad affacciarsi al mondo del lavoro. Diventa cruciale però anche nel momento in cui si ha la sensazione di essere troppo nella media e pertanto non si riesce a lavorare a dovere.
Per i professionisti più affermati invece il personal branding è prezioso in quanto va a consolidare l’immagine e la reputazione dello psicologo, mantenendolo al passo coi tempi, soprattutto considerando le nuove tecnologie che avanzano a ritmi rapidi e incalzanti.
Per concludere, ci sono alcuni consigli che lo psicologo -che decide di investire le proprie risorse nella costruzione di un personal brand efficace- può seguire. L’essere e il mantenersi autentico, prima di tutto. Lavorare sulla propria autenticità, dimostrarsi affidabile e creare un’immagine di sé forte e definita ma soprattutto visibile anche nel web (con l’obiettivo di portare il proprio sito in prima pagina su Google).
Il consiglio finale è quello di comunicare il più possibile con gli altri, fuori dal proprio studio, partecipando oppure organizzando convegni e seminari o ancora interagendo con la stampa e i media.