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Indagini per affido minori: a chi rivolgersi?

Le separazioni e i divorzi sono all’ordine del giorno in Italia. Nel momento in cui tra gli ex partner sussiste una situazione di conflittualità e ci sono dei figli minorenni, sono frequenti i confronti sull’affidamento. Nelle circostanze appena descritte, può capitare che uno dei due genitori abbia dei dubbi in merito alla compatibilità tra la condotta dell’ex e la gestione dei compiti di educazione di un minore.

In tali frangenti, la strada da seguire è quella della richiesta dell’affidamento esclusivo. Come avere più chances di ottenerlo in tempi rapidi? Rivolgendosi a un investigatore privato. Se stai leggendo queste righe, molto probabilmente ti starai chiedendo perché. Come mai non basta rivolgersi a un bravo avvocato? Scopriamolo assieme nelle prossime righe di questo articolo.

 

Affidamento di un minore: il valore del lavoro dell’investigatore

Non importa che si parli di agenzie di investigazioni private a Roma o di realtà attive in altre parti del Paese: in tutti i casi, il materiale prodotto dall’investigatore privato può essere usato come prova in sede giudiziale.

Il professionista in questione, che porta avanti il suo lavoro solo se ha apposita autorizzazione da parte della Prefettura, effettua riprese e raccoglie altre tipologie di materiale con lo scopo di accertare l’eventuale condotta del soggetto pedinato e di mettere in primo piano comportamenti non compatibili con l’educazione di un minore. Essenziale è specificare che, per raccogliere una mole sufficiente di materiale, l’investigatore deve avere modo di confrontare il comportamento che il soggetto tiene quando è con il minore e quello che, invece, caratterizza la sua quotidianità quando non si trova con il figlio.

 

Cosa aspettarsi da un investigatore privato in caso di contestazione dell’affido di un minore

La professione degli investigatori privati è spesso al centro di narrazioni romanzate. Queste ultime, non sempre riportano la realtà in maniera verosimile. Ecco perché, nel momento in cui si decide di ricorrere ai servizi di un investigatore privato per raccogliere prove utili ai fini della contestazione dell’affido di un minore, è naturale chiedersi come opererà il suddetto professionista. Ricordiamo innanzitutto che il processo parte con un colloquio preliminare. In occasione di questo confronto, l’investigatore ascolta le esigenze del potenziale cliente e getta le basi per lo studio di fattibilità, essenziale anche per vedere quali collaboratori coinvolgere.

Stila poi un preventivo chiaro e approfondito e parte con le indagini, a seguito delle quali fornisce un report completo. Nel momento in cui si scelgono i servizi di un investigatore privato per accertare l’eventuale condotta incompatibile del proprio ex partner con l’affidamento di un figlio minore, non bisogna aspettarsi le intercettazioni di conversazioni telefoniche, illegali in Italia.

Lo stesso vale per le riprese in luoghi privati. L’investigatore che opera in maniera seria, infatti, effettua riprese solamente in luoghi pubblici. Un altro aspetto che vale la pena sottolineare riguarda il fatto che, nel corso delle indagini, l’investigatore privato è tenuto non solo a valutare l’idoneità dei comportamenti dell’adulto, ma anche le caratteristiche dei luoghi dove passa il tempo con il figlio minorenne. Si tratta quindi di un lavoro estremamente delicato, che deve essere portato avanti con la consapevolezza che, al centro dell’attenzione, c’è il bene di un soggetto che non può difendersi, ossia un minore.

Alla luce di ciò, non bisogna allarmarsi nel momento in cui un investigatore privato presenta una parcella oraria superiore ai 50 euro. Dietro a questa cifra ci sono tutto lo studio e la cautela necessari a garantire, in tempi ragionevoli, la buona riuscita del caso.

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