La Dieta Keto, chiamata anche keto diet o dieta chetogenica, è un nuovo e promettente approccio alla perdita di peso efficace e a lungo termine.
Il principio base di questa dieta è l’approccio low carb, quindi con un rapido abbassamento della quota di carboidrati, che permetteranno tutta una serie di modifiche metaboliche all’organismo.
Come riporta il sito https://dietachetogenicaitalia.it grazie alla riduzione dei carboidrati a livelli minimi, il corpo ricava i nutrienti necessari dai grassi contenuti in vari distretti del corpo, tramite dei processi chetogenici diventati molto famosi negli ultimi anni
Nascita della Dieta Keto
Nonostante sia diventata molto nota in tempi recenti, la scoperta e l’utilizzo di questa dieta era già noto oltre un secolo fa.
Infatti, attorno agli anni 20 del ventesimo secolo, l’alimentazione chetogenica veniva usata in caso di epilessia. Anche se non era noto il motivo, risultava molto efficace nel trattamento dell’epilessia.
A partire dagli ultimi decenni, invece, è stata sempre più usata per il trattamento dell’obesità, a causa di un crescente aumento dell’uso di carboidrati e di conseguenza delle calorie assunte dalla popolazione.
Come funziona la dieta chetogenica?
Grazie all’utilizzo della dieta chetogenica, l’assunzione di carboidrati (e di conseguenza delle calorie in eccesso, motivo per il quale vi è aumento di peso) è estremamente ridotto, di conseguenza vi sono numerosi vantaggi apportati direttamente e indirettamente.
L’obiettivo della dieta chetogenica è ottenere l’energia e i nutrienti per il corpo in minima parte dai carboidrati (praticamente nulla), e utilizzare piuttosto proteine e grassi.
Nel momento in cui l’energia non viene direttamente dai carboidrati, il corpo necessita di vie ‘alternative’ per produrre energia, e lo fa tramite un processo chiamato ‘chetosi‘.
Raggiungere la chetosi non è però un processo immediato, ed è necessario mantenere l’apporto di carboidrati compreso tra 20 e 50 grammi circa, per alcuni giorni. In questo modo il corpo può esaurire le sue riserve di carboidrati, instaurando una chetosi che va mantenuta nei giorni successivi. I pochi carboidrati assumibili, saranno presi tramite verdure, che ne contengono pochi e sono anche ricchi di vitamine e minerali.
Dieta Keto: funziona?
L’utilizzo delle riserve di grasso presenti nel corpo, associato ad una dieta ipocalorica fa sì che questa dieta risulti molto efficace, per la perdita di peso e di conseguenza il miglioramento di tutta una serie di parametri ematici. Dopo poche settimane di dieta keto, infatti, i valori di colesterolo, trigliceridi e glicemia (qualora fosse alta), si ridurranno automaticamente, grazie alla perdita di peso e un corretto utilizzo dei grassi corporei. Per tale ragione è cosi utilizzata nelle diete moderne.
Problematiche della dieta keto
Nonostante rappresenti una delle diete più funzionali e salutari, non è esente da difficoltà e critiche. Infatti, bisognerà considerare che un approccio del genere è permesso nel caso si abbia una buona forza di volontà: un semplice sgarro contenente carboidrati potrebbe annullare di fatto lo stato di chetosi, richiedendo nuovamente tempo affinché ci si rientri (ma non molto). Risulta pertanto importante essere rigidi (e anche per questo risulta molto efficace, quando seguita).
Altra critica riguarda gli alimenti concessi, molto ridotti rispetto alla vastità di alimenti noti e amati dalle persone.
Infatti, potrebbe risultare molto difficile ‘abbandonare’ per qualche settimana tutti quegli alimenti tanto amati, come pasta, pane, pizza, frutta e qualsiasi genere di ‘sfizio’ contenente quasi sempre carboidrati.
Nonostante si cerchi normalmente di evitare i grassi, utilizzare alimenti privi di carboidrati risulterà ben più difficile infatti.
I principali alimenti ricchi di grassi (ma privi di carboidrati) sono infatti frutta secca, formaggi, uova, carne, pesce e certi tipi di latticini (alcuni contengono carboidrati, ad esempio gli yogurt).
Critiche alla dieta keto
Le principali critiche alla dieta chetogenica, invece, riguardano due principali argomenti: la rimozione di molti alimenti ‘salutari’, come quasi tutta la frutta e molti tipi di verdure (alcune verdure contengono infatti molti più carboidrati di quanto si possa pensare), motivo per il quale è molto criticata.
Non bisogna preoccuparsi di ciò: è una dieta dalla durata molto breve, in genere 3-4 settimane, che contiene vari tipi di verdure e che per tale ragione non comprometterà la vostra salute (anzi!). I parametri ematici, come i valori di trigliceridi e colesterolo, inoltre, miglioreranno ulteriormente, così come la vostra salute.
La seconda critica più importante riguarda invece il raggiungimento di una condizione chiamata chetoacidosi.
Su questo punto bisogna fare una precisazione: la chetoacidosi diabetica è una patologia molto grave che può portare alla morte. Come precisato nel nome, però, si tratta di una conseguenza di una patologia molto nota: il diabete.
La chetoacidosi derivante dalla dieta chetogenica, invece, è perfettamente fisiologica e ampiamente studiata dalla letteratura scientifica: non ha alcun effetto negativo sull’organismo, se non un’iniziale senso di ‘debolezza’ durante la fase di transizione (ed esclusivamente perché il corpo non è abituato a ciò: dopo un paio di giorni vi sentirete pienamente energici). Non preoccupatevi pertanto di queste critiche, cercando di approfondire il tutto sul sito dietachetogenicaitalia.it, qualora aveste ancora dubbi.