La domanda del nostro focus serve a chiarire una questione importante per tutti coloro che intendono rivolgersi ad una cartomante. Chiunque se l’è chiesto almeno una volta nella vita: chi ha il ‘dono’ della divinazione? Leggere ed interpretare carte e tarocchi non è da tutti e non basta avere la passione per l’arte divinatoria o studiare. Lo studio è importante, fondamentale, ma da solo non basta. Chi fa la lettura delle carte deve avere il dono, la virtù a cui vorremmo dare un nome preciso: sensitività è il termine che ci convince di più.
Senza il dono della sensitività la lettura delle carte sarebbe una mera interpretazione di simboli. La cartomante sensitiva va oltre la semplice interpretazione ed anche oltre l’empatia, l’immedesimazione ai massimi livelli, ovvero la capacità di accedere al mondo interiore di un’altra persona.
Chi fa la lettura delle carte: la figura della cartomante sensitiva
Nel sito specializzato in tarocchi dell’amore https://www.cartomanteletturatarocchi.it/ leggiamo che, in passato i filosofi distinguevano nettamente i veggenti che operano senza ricorrere alle carte o ad altri strumenti divinatori (intuendo tramite sogni ad occhi aperti) dai cartomanti sensitivi che, invece, utilizzano ed interpretano i tarocchi (mescolando le carte per ‘armonizzarle’ con le energie cosmiche).
In pratica, il sensitivo si colloca a mezza via tra il veggente ed il non sensitivo.
Secondo il pensiero comune, un cartomante prevede il futuro ma questo pensiero è sbagliato: il sensitivo non è un veggente, non pre-vede, bensì ha percezioni non comuni. Attraverso i tarocchi fornisce consigli dopo aver fatto luce sulla realtà: consigli che il consultato può interpretare liberamente senza essere vincolanti. Una cosa è certa: è impossibile fare scelte ignorando la realtà.
Chi fa la lettura delle carte: sensitivi, intuitivi, empatici, veggenti
Esistono 4 diverse categorie di persone che hanno un particolare ‘dono’ e che operano nell’ambito della cartomanzia: sensitivi, intuitivi, empatici e veggenti.
Cartomanti sensitivi
I sensitivi hanno particolari percezioni e sensazioni su situazioni e persone. Ricorrono all’utilizzo delle carte per iniziare a canalizzare, per attivare il loro dono usando i tarocchi come ‘intermediario’.
Cartomanti intuitivi
Il dono degli intuitivi è un’intelligenza speciale che sfruttano per elaborare informazioni facendo previsioni in base a queste. Durante la lettura delle carte spiegano i motivi di causa-effetto usando la logica. Possono rischiare di lasciarsi fuorviare dai pregiudizi nel leggere le carte: per evitare il rischio, viene loro consigliato uno studio schematico e preciso che li faciliti nella divinazione.
Cartomanti empatici
I cartomanti empatici sono in grado di penetrare nel cuore e nella mente delle persone e di leggere le carte in modo dettagliato e piacevole. Gli empatici, di solito, non leggono prettamente il futuro ma pensieri, stati d’animo, azioni. Rischiano di sbagliare riguardo agli eventi ma non sbagliano mai nella lettura dei sentimenti e degli stati d’animo dei consultati.
Cartomanti veggenti
Ai veggenti (medium, chiaroveggenti) non serve usare le carte per divinare e venire a conoscenza dei fatti. La loro elevazione spirituale è singolare: possono individuare eventi con precisione, a distanza di molto tempo, rivelando dettagli incredibili. Sono veri e propri strumenti, spesso nelle rivelazioni perdono coscienza. Utilizzano canalizzazioni differenti ma molti si affacciano all’arte divinatoria utilizzando le carte come strumento catalizzatore.
Come riconoscere il cartomante affidabile
Negli ultimi anni, il servizio della cartomanzia si è spostato sui consulti telefonici grazie ai supporti tecnologici. E’ un sistema comodo e rapido ma ha lo svantaggio di non permettere lo stesso rapporto diretto, senza filtri, che si crea con un consulto in studio, in presenza.
L’incontro diretto (almeno la prima volta) oltre a creare il giusto feeling tra cartomante e consultato, permette a quest’ultimo di capire se si trova davanti ad una professionista esperta e preparata di cui potersi fidare. In seguito, una volta che si è instaurato il giusto feeling, i consulti si potranno svolgere anche telefonicamente, a distanza grazie ad un rapporto di fiducia consolidato.
Ad ogni modo, non è difficile riconoscere un buon cartomante da uno mediocre: quello giusto è in grado di far sparire ogni dubbio fin dall’inizio in base alle risposte date. Un professionista sa mettere da parte i propri sentimenti e pregiudizi durante il consulto.