La bronchite è un'infezione comune in inverno e colpisce i bambini. Di solito si risolve senza complicazioni in pochi giorni, ma ci sono sintomi per cui è bene tenere d'occhio l'evoluzione della malattia.
Si tratta di un'infiammazione a livello dei bronchi, le basse vie respiratorie nei polmoni deputati a trasportare l'aria che proviene dalla trachea fino alle zone periferiche di questi organi.
Può essere virale o batterica ea volte è contagiosa. I responsabili sono Adenovirus e Rhinovirus o quelli dell'influenza A e B, ma anche batteri come Bordetella Pertussis e Mycoplasma Pneumoniae. A questi si sommano fattori ambientali come polvere e fumo, freddo umido e inquinamento.
Sintomi e durata della bronchite nei bambini
Di solito la bronchite dura pochi giorni con esito benigno, cioè senza conseguenze. È simile a un raffreddore con tosse e un'evoluzione da secca a grassa, naso chiuso e mal di gola, uniti a dolori muscolari, mal di testa, stanchezza, con molto muco espulso con violenza, giallo o verdastro.
A volte c'è febbricola, intorno ai 28 gradi, mentre se la temperatura è più alta può trattarsi di bronco-polmonite o una sovrainfezione batterica legata al sistema immunitario indebolito.
Alcuni segni evidenti dei casi gravi sono dolore al petto e difficoltà respiratorie, un incremento di respiri al minuto e rientramenti della pelle negli spazi intercostali e alla base del collo, legati alla pressione negativa. In questi casi il pediatra è d'obbligo.
Tipo di bronchite
Le bronchiti nei bambini si manifestano in 3 forme principali:
- Bronchiti acute: La forma acuta è legata a un'infezione virale e dura circa 10 giorni, con una maggiore incidenza negli asmatici e negli allergici.
- Bronchiti subacute: vengono fuori quando c'è una complicanza con infezioni batteriche sovrapposte e portano all'allungamento a 2-3 settimane per gli esiti.
- Bronchiti croniche: Sopra le 8 settimane si parla di bronchite cronica, quasi sempre limitata a soggetti problematici o con immunodeficienze gravi.
Si devono usare medicinali?
Nella maggior parte dei casi l'infezione è virale, quindi un antibiotico non serve a niente, ma il pediatra può richiederlo se sospetta una sovra infezione batterica. Per i bambini si tende a limitare il numero di medicine e utilizzare accorgimenti per un decorso naturale
Si usa un trattamento sintomatico, cioè si gestiscono i sintomi con paracetamolo per alleviare il dolore e limitare la febbre, mentre sedativi e mucolitici sono banditi.
Meglio fare lavaggi nasali con fisiologica o prodotti analoghi e aspirare il muco per asportare la carica virale e batterica, somministrando anche un po' di miele per i bambini sopra un anno un anno di età.
Sotto questa soglia può essere pericoloso per la presenza di tracce di tossina botulinica, innocue per gli adulti ma pericolose per loro che non hanno un sistema immunitario adatto a gestirle.
Il bambino deve riposare al caldo ma non necessariamente a letto, mangiando leggero ma nutriente e bevendo molto per evitare la disidratazione. La presenza di muco, infatti, è legata all'acqua disponibile e questa secrezione serve per eliminare dai bronchi la materia infetta.
Si deve chiamare il pediatra?
Se il bambino ha sintomi che durano da qualche giorno il pediatra può essere chiamato e ausculterà il torace per sentire le tracce dell'infezione. In caso richiederà una seconda valutazione a breve per vedere se ci sono segni allarmanti come difficoltà di respirazione, rientramenti tra le costole e al collo o difficoltà a deglutire e parlare.
Anche le labbra e le unghie grigio-bluastre, a causa della cianosi legata alla scarsità di ossigeno disponibile nei polmoni, sono un indicatore importante.
Ci possono essere sonnolenza e stanchezze molto marcate, tracce di disidratazione, febbre persistenti e alte per più di 2-3 settimane che possono richiedere una radiografia toracica.
Come si previene la bronchite nei bambini
Le regole sono sempre le solite: massima igiene lavando le mani, areare gli ambienti affollati, riduzione dell'esposizione al fumo di sigaretta (che non dovrebbe esserci proprio intorno ai bambini) e frequentazione di ambienti non inquinati, in particolare per i piccini con allergie , asma o altri problemi respiratori.